L’illustratrice Satoe Tone, che sarà ospite d’onore ad Illustrada a Mondovì nel mese di maggio, è nata in Giappone e dopo aver studiato illustrazione e graphic design a Kyoto è prima approdata in Europa in Inghilterra e quindi In Italia a Milano dove attualmente vive e lavora.
Satoe è un’illustratrice che utilizza prevalentemente i pastelli e delinea in tutte le sue opere, paesaggi fantastici, affascinanti e onirici popolati da buffi animaletti come i conigli, pinguini, gatti o uccellini.
Il suo tratto è chiaro a delineare i personaggi, i fondali invece sfumano in meravigliosi giochi di colore ed elementi naturali sottintendendo un continuo della storia che supera i confini della pagina. Ogni tavola è dominata da un colore principale a rappresentare uno stato d’animo, un cambiamento di luogo o di situazione del personaggio principale.
In Italia Satoe ha pubblicato una decina di opere.
“Questo posso farlo”, è il primo albo uscito in Italia e nato mentre l’autrice studiava a Cambridge. Si narra la storia di un uccellino che non riusciva ad essere come gli altri: tutti riuscivano a rompere il guscio, a prendere le bacche, a nuotare, a cantare, ad arrampicarsi, a pescare… tranne lui. Arrivò infine il giorno in cui aiutò dei fiori e i loro semi ospitandoli tra le sue piume: per loro affrontò il soffio del vento, la pioggia e persino la neve. Quando arrivò la primavera al suo posto c’era una bellissima fioritura a forma dell’uccellino dove tutti volevano stare. Da notare come l’uccellino inizi a crescere (anche graficamente nel disegno) quando, dopo la delusione di non essere riuscito a stare al passo degli altri, c’è la consapevolezza di quello che invece avrebbe potuto fare, senza obblighi o costrizioni ma per il puro piacere di volerlo. Un libro che affronta con delicatezza il tema dell’unicità delle persone, delle loro capacità e fragilità e la consapevolezza che c’è un modo di essere per ciascuno di noi.
La carota gigante: questo albo è stato scelto per rappresentare l’autrice ad Illustrada 2018, la manifestazione monregalese dedicata agli albi illustrati.
Nelle tavole del libro viene esaltato il lato fantastico e l’illustratrice riesce a mischiare con grande maestria elementi naturali con temi fantastici generando stupore e ironia.
La storia è semplice. Sei conigli trovano una carota gigante, ma proprio enorme, grande quanto un palazzo per intenderci, e dopo averla dissotterrata si domandano come potrebbero utilizzarla. E allora perché non far volare leggera la fantasia e sognare in grande? Potrebbero usarla come un veliero e con essa attraversare il mare. Oppure potrebbero trasformarla in dirigibile e solcare i cieli per vedere l’orizzonte. Ma allora perché non trasformarla in un giardino in cielo in modo da essere vicini al sole o ancora fare dei buchi e trasformarla in un’abitazione, la più alta del mondo, oppure oppure e in tutto questo sognare è venuta una gran fame, perché non semplicemente… mangiarsela?
Il ritmo è incalzante e il lettore è portato a seguire i pensieri dei coniglietti che si divertono a giocare con la carota, sia con la fantasia sia esplorandola con le zampe e perfino con le orecchie. Il disegno è vivace e la carota si staglia in tutta la sua grandiosa bellezza in un fondale giallo paglierino conquistando tinte accese e trame fantasiose nelle tavole oniriche. Un libro che è un omaggio alla fantasia, alla gioia di lasciare volare libero il pensiero e giocare anche con oggetti semplici come una carota.
Sogni d’oro: qui Satoe ha usato colori tenui, dal lilla al rosa confetto, e le pecorelle, le protagoniste che portano i sogni ai bambini, sono spumose e leggere come batuffoli di cotone volteggiano compatte in un cielo sfumato di viola fatto di stelle, luci e riflessi soffusi.
Per tutte le pecorelle incaricate del prezioso compito c’è la prima volta. In realtà, questo non è un mestiere difficile, basta che ciascuna immagini quello che ama di più. Ad esempio: la numero uno, (ognuna riconoscibile dalla coda a forma di numero) ama far sognare un mondo fatto di nuvole. La due, un mondo di caramelle, la tre un prato con milioni di fiori, e così via. Ma cosa succede se la pecorella più piccola non riesce ad immaginare qualcosa di bello? Nella pagina ecco comparire spiritelli scuri in un tetro fondale, simbolo del suo fallimento. Eppure alla fine la pecorella riesce a ricordare l’insegnamento, quello di immaginare quello che ama di più! E cosa c’è di meglio dell’abbraccio della mamma?
Un libro tenero tenero, da leggere prima di andare a dormire e scegliere in quale sogno ci si vuole perdere questa notte.
Quello è il mio posto! L’ultima creazione di Satoe affronta il delicato argomento dell’arrivo di un fratellino. Cucù vive nel suo felice e spensierato mondo rosa abitato solamente da mamma e papà. Adora starsene accoccolato al morbido e al calduccio sotto i suoi genitori ad ascoltare le storie che leggono per lui (se poi la storia che leggono è Moka, un altro capolavoro di Satoe, immaginiamo gli piaccia ancora di più) ma le attenzioni cambiano con l’arrivare di un nuovo uovo così come cambiano le emozioni di Cucù e i colori usati da Satoe che si fanno più scuri all’insorgere dei dubbi e delle crisi di gelosia. Mamma e papà sanno che per rompere il guscio in cui si è andato a nascondere il piccolo Cucù ci vorrà molta pazienza e con dolci parole che rievocano ricordi piacevoli portano a far uscire dapprima le zampette e poi le alette. I ricordi meno piacevoli, quelli sulle responsabilità invece non sortiscono grandi risultati, ma sono indispensabili anch’essi affinché il piccolo pinguino possa togliere la coperta bianca a pois colorati e capire che Mamma e Papà gli vorranno sempre bene anche quando un giorno sarà lui ad allontanarsi dal nido.
Fabio Viola
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