Progetto Scuola Bilingue


La Scuola dell’Infanzia San Domenico a partire dall’anno scolastico 2017-2018 ha dato avvio al progetto “Scuola Bilingue”: per fornire ai bambini e alle bambine un corredo di esperienze e di capacità poliedriche e aperte alle sfide del futuro.

Scuola Bilingue: perché

0 – 6 anni: l’età ideale

il periodo tra 0 e 3 anni è riconosciuto come quello più proficuo per l’apprendimento di una lingua straniera tanto che, in ambiente scientifico, si definisce BILINGUE PRECOCE l’individuo che entra in contatto con 2 lingue entro i 3 anni, BILINGUE CONSECUTIVO se il contatto avviene tra 3 e 6 anni e BILINGUE TARDIVO chi invece inizia ad apprendere una seconda lingua dopo i 6 anni.

Alcuni studi francesi sembrano aver provato che il bambino già a pochi giorni dalla nascita riesce a cogliere le differenti sfumature della lingua con la quale la mamma comunica. L’attenzione, in questa fase, è focalizzata su quell’insieme di suoni, intonazioni e accenti che, al di là del significato reale di quello che si percepisce, sembrano essere più utili alla comprensione delle intenzioni di chi si avvicina. Già entro i 10/12 mesi il cervello del bambino inizia a specializzare le sue funzioni, a selezionare i suoni che ritiene più utili e a diminuire via via la capacità di percepire e distinguere le frequenze sonore meno utilizzate. Il cervello poco per volta smette di acquisire le informazioni ritenute meno significative.

Proprio per questo il cervello, in età adulta ha difficoltà a percepire e riprodurre i suoni che non è stato abituato a sentire fin dalla primissima infanzia. Se la nostra mente perde la capacità di percepire precisamente un determinato suono, è logico che sia poi quasi impossibile riprodurlo correttamente!

Conoscere lingue straniere: ottimo esercizio mentale

Ogni lingua, con il suo particolare vocabolario, con le sue espressioni e i suoi modi di dire porta dentro di sé un po’ della storia, dei valori, della cultura e, più in generale, dell’identità e della visione della vita del popolo che la parla. Conoscere più idiomi è un validissimo strumento per acquisire un punto di vista terzo grazie al quale si possono cogliere informazioni più obiettive e più utili che, probabilmente, sfuggirebbero a chi vive solo una lingua.

L’apprendimento di una lingua, oltre ad essere un ottimo “allenamento mentale” di per sé, porta a grandi benefici a diverse aree cerebrali, in particolare a quelle dedicate alle competenze logico-matematiche e spazio-temporali. Studiando e coltivando l’interesse per le lingue si sviluppano aree cerebrali che aiutano la persona in diversi ambiti.

Un altro aspetto da tenere in considerazione è che l’acquisizione di una seconda lingua, l’abitudine ad usare più schemi linguistici e la formazione di un ampio archivio di suoni, vocaboli e strutture comunicative, è un aiuto fondamentale nell’apprendimento successivo di un terzo e quarto idioma.

Benefici morali

Di rilevante importanza è la grande crescita morale, sociale, spirituale e psicologica che la conoscenza di lingue e culture diverse può portare. Conoscere l’altro è una delle strade per sentirsi maggiormente parte della società e del mondo e, in qualche modo, permette di modificare la percezione di se stessi e della propria responsabilità verso il mondo (livello spiritualità, identità, valori e convinzioni). Fare esperienza profonda dell’altro porta a creare un ponte che può sconfiggere il preconcetto, la chiusura e ogni atteggiamento irrispettoso, violento o razzista anche verso chi, troppo spesso, la società ci insegna a considerare come un estraneo da evitare.

Benefici culturali, sociali ed economico/lavorativi

Infine, ci sono altri aspetti che vanno sottolineati, considerando l’orizzonte di vita futura che i bambini e le bambine dovranno vivere. Oggi non conoscere la lingua inglese sufficientemente significa precludersi la possibilità di interagire e di usare compiutamente la tecnologia, di ottenere informazioni aggiornate, di fare nuove esperienze anche lavorative, di divertirsi e, in generale, di migliorare la propria qualità di vita. Coltivare e conoscere una seconda lingua oltre la lingua madre significa avere più chiavi per accedere al patrimonio più importante che esista in epoca moderna: la conoscenza. Avendo la possibilità di parlare una lingua come l’Inglese, potremmo potenzialmente comunicare e avere scambi con un numero immenso di persone! Pensiamo a quanto la paura di non riuscire a comunicare pesi, per esempio, sulla scelta di un viaggio. Quante amicizie non abbiamo stretto e quante, ancor peggio, ne potrebbero perdere i nostri figli? Quali e quante occasioni sfuggirebbero loro? Conoscere persone in luoghi e contesti diversi significa moltiplicare la possibilità di stringere relazioni, accedere ad un maggior numero di opzioni in ogni campo e, ancora, avere la possibilità di scegliere ciò che veramente è più consono e corrispondente ai propri sogni e ai propri interessi!

Scuola Bilingue: come

  • la scuola bilingue prevede la presenza quotidiana di una insegnante anglofona   che affianca le insegnanti italiane e un potenziamento di una insegnante madrelingua inglese.